Interviste 

Monterotondo la parola alle opposizioni: FdI

Fratelli d’Italia

Marco Di Andrea avvocato, consigliere comunale, bersagliere in congedo.
Appassionato di moto e bicicletta (storica, inevitabilmente), amante della montagna e pure del mare, stimato professionista, Marco Di Andrea è uomo di legge e di cultura nel più ampio senso del termine, ma è anche uomo delle istituzioni, profondamente rispettoso nei confronti della missione civica che ormai da moltissimi anni vive in prima persona.

Da consigliere comunale di opposizione al Comune di Monterotondo, molte sono le tematiche di cui negli anni si è occupato, con spirito costruttivo e leale, nell’interesse dei cittadini e della città in cui è nato e cresciuto e in cui tuttora esercita la sua professione.

Però, Marco ha uno studio legale anche a Roma, in zona Parioli. Raccontaci…
In realtà sono nato a Roma, ma a Monterotondo sono cresciuto in tutti i sensi, dagli studi elementari, le medie ed il liceo poi l’università, le esperienze giovanili, l’avvocatura e l’impegno politico ed istituzionale, quest’ultimi sempre interpretati come volontariato civico, sacrificando tanto e tanto tempo libero. Nel 1993 con non pochi sacrifici e coraggio diedi vita ad uno Studio legale che ora si articola in due sedi di cui vado particolarmente orgoglioso: in Via Cavour a Monterotondo e in Viale Parioli a Roma. Tutto questo grazie ai nostri tanti assistiti, nuovi e vecchi che seguiamo da anni. La gente ci vuole bene e ripone tanta fiducia nei nostri servizi! È la fiducia che ci ha permesso di crescere.
Torniamo a Monterotondo: tra gli ultimi eventi, ricordo un tuo interessante intervento sul tema delle ragioni che hanno indotto il legislatore ad approvare la legge 92 del 30 marzo 2004, istitutiva del “Giorno del Ricordo”. Un tema che in questi giorni vicini al 10 febbraio campeggia sulle pagine dei quotidiani e delle trasmissioni radiofoniche e televisive. Parliamone.
A Monterotondo io, insieme ad altri Consiglieri comunali di cui ancora piango la prematura scomparsa, siamo riusciti a far intitolare una piazza ai Martiri delle Foibe, italiani di cui per molto tempo si era persa la memoria, ma che oggi doverosamente ricordiamo, senza polemiche e strumentalizzazioni, spero solo che un giorno il Quirinale revochi la massima onorificenza che fu concessa al criminale jugoslavo Tito, che ha infoibato, si stima diecimila uomini, donne e bambini solo perché italiani.
Altro tuo recente intervento è stato quello su “legalità green e sicurezza ambientale”, in qualità di responsabile del Dipartimento Legalità e Sicurezza della Federazione provinciale romana del tuo partito, Fratelli d’Italia. Tematiche attualissime e dai risvolti spesso complessi.
Sono stato senz’altro gratificato dal mio partito per questo incarico, su tematiche attuali, che ritengo di conoscere e spero dunque di poter dare un contributo in termini di divulgazione e sensibilizzazione.
Parliamo ora di un argomento che mi sta particolarmente a cuore: da tempo segui le vicende legate alla catacomba di San Restituto a Monterotondo e di recente l’intera amministrazione comunale ha concordato sulla necessità di adoperarsi presso le autorità competenti per l’indagine da effettuarsi sull’estensione dell’ipogeo ai fini della sua tutela ma anche della sua promozione e fruizione. Monterotondo ha bisogno anche di questo: conoscere, valorizzare le testimonianze storiche che gli appartengono.
Per indagare, studiare, recuperare e tutelare ho presentato in Consiglio comunale ben due mozioni, durante la scorsa e l’attuale consigliatura, entrambe approvate all’unanimità. Essendo componente della Commissione Cultura farò quanto devo per accendere i riflettori e riesumare questo importante sito archeologico, fino ad oggi ignorato. Ma ora non mi interessa attribuire responsabilità, mi preme diffonderne l’esistenza affinché un giorno possa essere studiato e visitato da chiunque.
Quanto alle necessità impellenti per la città, è recente una tua interrogazione concernente lo stato di degrado del cimitero di Monterotondo. Ci sono stati sviluppi in questo senso?
Finora solo pubblici impegni e promesse. Ma ho memoria lunga…
Altra tua sollecitazione all’Amministrazione comunale riguarda la ristrutturazione del giardino comunale “Peppino Impastato”: quali sono le vicende che ti hanno indotto a interrogare il sindaco e come l’Amministrazione ha risposto alle tue richieste?
Quel giardino pubblico è stato oggetto di una mia interrogazione, sollecitatami da tanti cittadini, soprattutto mamme, che hanno criticato i recenti lavori appaltati da Comune.
Vorrei chiudere questa nostra piacevole chiacchierata con un argomento più personale. Il 2023 ci ha portato via persone molto care, mi piacerebbe salutarti con un pensiero per loro.
In pochi mesi ho perso Roberto Buonasorte, Antonio Terenzi e Massimo Angelici, amici fraterni con i quali ho condiviso una vita intera; ci conoscevamo da ragazzi, abbiamo sognato tante cose che poi abbiamo realizzato ed altre, che sono sicuro realizzeremo, insieme. Le anime non muoiono.

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